Premessa
Questo post è completamente inutile e dannoso. Non riesce a comunicare niente e non può rientrare nemmeno nella categorie dei pensieri in libertà.
Questo post è completamente inutile e dannoso. Non riesce a comunicare niente e non può rientrare nemmeno nella categorie dei pensieri in libertà.
La giornata non è ancora finita ma è stata sorprendentemente densa di emozioni ed incontri. Tralasciando la primissima parte della giornata - ma anche no... - (tra discussioni, il caffè con un collega, le coincidenze e le figuracce saltate, nonché le scuse pubbliche di alcuni studenti)...
Ore 11 ca. Mi stavo avviando verso casa quando... ecco che vedo quella che ha tutta l'aria di una performance artistica nel fiume ma invece è il delirio (?) di una giovane donna che cerca di sciogliere il malocchio che le hanno fatto, raccogliendo rifiuti, ramoscelli secchi, erba, lattine e fogli di giornale inzuppati d'acqua. I 4 carabinieri - la polizia assiste - si allontanano con la volante, portando la bella bionda non a prendere il sospirato caffè ma all'ospedale.
Ore 15 ca. Salgo sull'autobus per tornare al lavoro. Sale una signora e mi chiede di sedersi. Mi alzo. Mi guarda e mi chiede se mia madre è grassa. Mi vuole regalare una gonna per mia madre. Rifiuto. Alla stazione scende e deposita la gonna su un muretto. Mi rendo conto allora che lei non porta la gonna ma un giubbino allacciato in vita.
Ore 17.30 ca. Finisco coi colleghi l'esame di un uditore straniero, proveniente dalla ex Jugoslavia, scappato durante la guerra. Ha lasciato un lavoro statale lì per studiare qui, dove il suo titolo nemmeno vale e si arrabatta per vivere facendo lavori "umili". Gli comunichiamo le votazioni. Ci ringrazia della disponibilità e della possibilità accordatagli. Non riesco a comunicare l'intensità delle sue parole, la sua forza interiore, la sua integrità morale, la sua forza. Una collega si emoziona.
(Ore 18.30 Incontro una vecchia amica, ormai conoscente, persa di vista da un pò e nella città trentina per lavoro. )
Mi sento svuotata per le troppe emozioni, per la varia e diversa umanità che oggi ha incrociato la mia strada e mi viene da piangere.
Anche se non ho capito niente, anche se non sono stata attenta, anche se ho sbagliato tutto e chissà che cosa ho perso... camminando assente e sbadata...
Grazie