venerdì 19 ottobre 2007

Mutamenti climatici

Il mondo è cambiato. Il mondo sta cambiando. Se ne sono accorti tutti, ora pure gli stilisti che non sanno più che capo inventarsi o a che capo votarsi. Meglio tardi che mai... Certo la loro preoccupazione non è per i destini del pianeta ma delle loro tasche... è pur sempre un inizio.
In attesa di cambiare il mondo o il solo guardaroba, mi diverto a giocare con la mia modella virtuale (http://www.myvirtualmodel.com/en/my_model.htm).

venerdì 5 ottobre 2007

Un amore diverso. Il Frigorifero


La guardava. Lo guardava. Ogni giorno. Lui, sornione e presente. Anche quando lei lo implorava di smettere. Non la ascoltava quando gli chiedeva di andarsene. Amante impassibile e presente. Compagno delle sue gioie e dei suoi litigi con il mondo o semplicemente con se stessa, con la sua immagine nello specchio. Lui ascoltava i suoi pianti, senza addormentarsi né annoiarsi.
Quando lei si avvicinava, speranzosa e bisognosa di conforto la lasciava aprire le sue braccia per accoglierla. Toccato da lei, il suo cuore, la sua anima, resa fredda dagli anni e dalle circostanze, si riscaldava, scoprendo tepori ignoti che sciolgono. Ogni volta che lei toccava il suo corpo glielo lasciava fare, ansioso di sapere cosa poteva offrile stavolta. Lui e lei erano felici di quel loro magico e segreto gioco, l’uno all’altro compagni contro la solitudine della fretta e dell’apatia del mondo.
Lei tornava sempre da lui. Non lo preoccupavano le sue assenze anche di giorni. Sarebbe tornata. Aspettava, la aspettava, anche se dentro di lui a volte qualcosa sembrava non farcela più. Lui era parte di lei, e lei parte di lui, un rapporto simbiotico e perfetto. La aspettava fingendo spesso di dormire, perché fosse più bella per entrambi la sorpresa di ritrovarsi.
A volte lei si allontanava per più tempo, allora si sentiva svuotato, mentre lei gli parlava e lo ricopriva di carezze, sentiva che il suo cuore si stava sciogliendo, si sentiva venir meno, in una sensazione che assomigliava alla sua idea della morte. Un dolce morte tra dolci carezze. Tutto di un colpo il suo cuore si fermava. Solo lei aveva il potere di farlo. Stremato senza energia, aveva paura, senza il saluto della luce, senza lei. Il tempo si espandeva nella solitudine.
Aveva già pianto con lei le sue lacrime acquose di cristalli di ghiaccio, quando lei aveva bloccato il suo cuore. Ora, senza liquidi non aveva più lacrime e non aveva in sé alcun ristoro. Ma poi ecco un rumore alla porta. Lo riconosceva. Lei, gettati in fretta in bagagli, correva da lui. Allora il cuore ripartiva. Lei lo faceva rivivere, liberandolo da quella sensazione di essere svuotato ed inutile. Lei lo faceva sentire importante e lei per lui era importante. A lui pareva che lo scopo della sua vita consistesse solo nel renderla felice con l’esserci.
La notte lui dormiva in cucina, per lasciarsi la giusta distanza per cercarsi e non essere mai saturi l’uno dell’altro.
Se la notte lei si alzava, amante insicura e gelosa, lo trovava addormentato. Allora gli si avvicinava piano e lo abbracciava con gioia e amore, sentendosi felice e ridicola per aver dubitato di lui.
Poi venne quel giorno al quale nessuno dei due voleva pensare. Lui morì in una stellata notte d’agosto, a causa di un fugace temporale. Un lampo nella cucina. Luce come migliaia di lampadine festosamente accese insieme. Subito un rumore si diffuse per la casa. Lei capì. Corse subito in cucina, sapendo di trovare una amante che ormai non c’era più.(VIGNETTA DI IVANA RADOVCIC http://www.irwd.it/)
Il rapporto col proprio frigorifero è sempre un pò speciale. Le cose che mangiamo parlano di noi, di ossessioni, manie, desideri e contraddizioni.
Per curiosare nei frigoriferi altrui e improvvisarsi psicologi, ecco il link:
http://www.fridgewatcher.com/
A Trento la questione frigoriferi in questo periodo è un delicata... http://www.agenziasviluppo.tn.it/webpublic/ddw.aspx?n=344&h=-2147483377&ly=2

Finalmente!!! Dedicato a chi non ha ancora capito


Finalmente è accaduto!!! Brian Kim ha cambiato la vita di milioni di introversi del mondo!! Forse sono in molti a non saperlo ancora e per velocizzare il processo sto inviando link ai miei introversi amici (e ai miei estroversi 'nemici'). Potrei pure inventarmi una catena di Sant'Antonio ad hoc....
In 5 punti ecco a voi la legittimazione, perlomeno psicologica, dell'introversione.

1) L'introverso non è necessariamente timido o asociale. Ha una maggior attività cerebrale a livello dei lobi frontali, aree deputate al pensiero complesso e alla soluzione di problemi, mentre l’estroverso ha una maggior attività nella parte posteriore del cervello.
2) L’introverso non ama la conversazione superficiale ma partecipa a quelle profonde.
3) Gli introversi socializzano ma in modo diverso e più raramente degli estroversi: scegliendo con cura i loro interlocutori.
4) L’introverso ha bisogno di stare da solo per ricaricarsi. Poiché la vita sociale richiede molta energia, va dosata.
5) La maggior attenzione all'aspetto interiore non significa non essere in grado di vivere quello che sta fuori.

giovedì 4 ottobre 2007

Mi piacciono Calvino e Marcovaldo


AIUOLANDO

A Marcovaldo piacevano le aiuole.

Le trovava quasi magiche grazie a quella speciale alchimia di colori e forme composte. Le considerava una sorta di suo piccolo giardino privato, spezzettato per la città, resti proletari di una grande proprietà di un vassallo maggiore scomparso chissà dove, chissà quando.

La cosa più bella delle aiuole era che sembravano essere solo sue. Nessuno le guardava e le amava come lui. Nessuno ci parlava e ci passava così tanto tempo come lui. Ogni giorno faceva il giro di tutte le sue aiuole per controllare che tutti i fiori e tutte le piante stessero bene. Ogni giorno lo stesso giro. Solo per par condicio, a volte partiva da destra, a volte da sinistra, all'uscita da lavoro.

A volte, quando la stanchezza era troppa, si sbagliava e confondeva la mano destra con la sinistra e faceva il giro sbagliato. «Effetti collaterali del lavoro sotto padrone», si diceva sorridendo.

Usciva tardi da lavoro Marcovaldo, così tardi che tutti gli uccelli, tranne i pipistrelli, erano già tornati nei loro caldi nidi.

Le strade, vuote di traffico e gente, erano appena rischiarate dalla fioca luce dei lampioni, poca per vedere e distinguere ogni cosa ma abbastanza per assaporare qualche piacere della vita. La strada verso casa era lunga ma piacevole, costellata di fiori e profumi, capaci di gratificare e rasserenare Marcovaldo.

La domenica portava spesso la sua famiglia a fare picnic in questa o quella, o quell'altra aiuola. Stendevano una coperta e si accomodavano sull'aiuola, mentre Maria apriva il cestino e distribuiva il cibo, reso buono dalla festa, dalla novità e dal luogo del pranzo.

I passanti guardavano stupiti l'insolito spettacolo, sbarrando gli occhi e spalancando la bocca, quasi a voler catturare come rospi qualche mosca. Qualcuno già avvezzo alla scenetta domenicale scuoteva la testa, rigirandosi un dito sulla tempia e storcendo la bocca, rivolto verso il vicino occasionale di marciapiede.

Marcovaldo e la sua famiglia, splendidamente assorti nel piacere del cibo, del luogo e della compagnia, sorridevano sereni.

C'era una volta... a Porta Portese un manichino

Ogni volta che...

Ogni volta che penso di aprire il mio blog e svuotarci dentro le mie riflessioni, o semplici osservazioni di ciò che mi accade intorno, mi accorgo che la realtà italiana supera sempre la fantasia e i miei pensieri. In un epoca in cui ci piace parlare di Europa, di rispetto dell'altro e diritti, alla fine sul buonsenso vince sempre la legge...

MONTESILVANO (PESCARA) - Multati in base a una legge del 1931, mai abrogata. È accaduto lungo la riviera di Montesilvano dove alcuni transessuali sono stati sanzionati perchè vestiti da donna, in base all'articolo 85 del testo unico di pubblica sicurezza del 1931. I verbali sono stati effettuati nel corso di un controllo antiprostituzione, che ha interessato 19 tra prostitute rumene e italiane e transessuali sudamericani.
Nel confronti dei transessuali - spiegano in una nota i carabinieri del Comando provinciale di Pescara - verrà notificata la sanzione amministrativa prevista per chi "si maschera in pubblico alterando i connotati essenzaili del sesso e della persona fisica".
L'ammenda può variare da 10 a 103 euro. Il testo unico del Regio decreto prevede la sanzione amministrativa per chi si maschera in pubblico. La norma è la stessa che vieta l'uso della maschera "nei luoghi aperti al pubblico, tranne nelle epoche e con l'osservanza delle condizioni che possono essere stabilite dall'autorità locale di pubblica sicurezza, con apposito manifesto". In sostanza, tranne che a Carnevale o altre feste.
Nel 1976 la Corte di Cassazione affermò in una sentenza che il divieto di comparire mascherati in pubblico "ha carattere assoluto, essendo diretto a impedire che, mediante il mascheramento, possano compiersi i reati".
(da Repubblica, 4 ottobre 2007)