venerdì 5 settembre 2008

Il mio cervello è in cortocircuito e i pensieri con lui. Il corpo chiama immobilismo, la serenità e la sicurezza di quattro mura diventate domestiche. La noia ghigna, nascosta in ogni piega, visibile ogni momento, come un respiro ossessivo che chiama.
Non mi riconosco in questa apatia. Il tempo corre a due velocità completamente diverse: corre e al contempo rallenta, dilatandosi a dismisura. Sento nostalgia di cose che forse nemmeno rivorrei, orpelli e passatempi per occupare il tempo, per darmi l'illusione di esserci. Mi invento modelli vincenti, trovo in altri (finti) percorsi di eccellenza che ho scelto di non vivere. Mi sorprendo della mia inanità, delle mie scelte sbagliate. Non so dare ad altri che a me la colpa. Eppure ho fatto un percorso coerente, eppure... Le sento parole nell'aria, piombo tra i pensieri e boccheggio. Non trovo più piacere nelle cose che faccio. Non riesco più a parlarmi con onestà, troppo costretta a recitare un ruolo pubblico, a mediare pensieri e parole per la civile convivenza. Chi sono? Non riesco più a "sporcarmi" le mani, a progettare cose, a divertirmi con me. E ho paura. Del vuoto.


Cancro (21 giugno - 22 luglio)
Non sei la persona più diretta del mondo. E neanche la più concisa. Certe volte giri troppo intorno alle cose e prendi la strada più lunga per arrivare alla verità. Ma allora perché sembri esserti trasformato in un modello di precisione comunicativa? A cosa dobbiamo la tua nuova efficienza, la tua sinteticità e la tua volontà di esprimerti con esattezza? Forse dipende dall'allineamento dei pianeti. O forse veramente non vuoi essere frainteso.

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